L’epidemia di Covdì-19 sta continuando a seminare nuovi contagi, giorno dopo giorno. Per questo è necessario tenere alta la guardia a tutti i livelli. Vale per i comportamenti di tutti i giorni ma anche, e ancor più, per le istituzioni e i servizi sanitari, che devono impegnarsi a fondo e con il massimo della coordinazione nelle attività di diagnosi precoce, trattamento e terapia.
La campagna di test sierologici nelle scuole fornisce un esempio di questo tipo di iniziative. Dal momento che l’organizzazione pratica delle attività è avvenuta su base regionale, anche in questo caso ci sono state notevoli difformità, particolarmente assurde nel caso di una pandemia, che certo non guarda i confini amministrativi. Nelle Marche, la Fimmg si è mobilitata in collaborazione con ANP, l’associazione nazionale dei dirigenti pubblici e le alte professionalità della scuola e con la partecipazione di Nusa servizi, che ha seguito gli aspetti organizzativi. Un’altra, importante e gradita collaborazione è quella di Fabio Vettori, che ha realizzato un disegno, efficace e divertente, per dare alla comunicazione visiva del progetto un tocco di calore e giocosità in più.

Questa impostazione ha permesso di sfruttare al meglio la presenza e la disponibilità dei medici di famiglia, per garantire la massima copertura. Infatti, per tutta la durata della campagna, era sufficiente chiamare il proprio medico di famiglia per fissare un appuntamento presso il suo studio o rivolgersi alla propria ASL. A partire dal primo settembre, nelle scuole che hanno aderito al progetto, sono state organizzare delle sessioni di test nei pressi dell’istituto per tutto il personale che lo desiderava, sempre con i medici di famiglia.
Il risultato è che sono stati effettuati 10.302 test in tutta la regione, un numero decisamente elevato e, soprattutto, una percentuale di copertura abbondantemente al di sopra della media nazionale. Ciò conferma, ancora una volta, che la via maestra per ottenere i risultati migliori nei servizi sanitari, specie quando bisogna essere presenti con efficacia sul territorio, è il coinvolgimento diretto delle organizzazioni dei medici di famiglia.