Salute: la frontiera digitale

Uno degli effetti più evidenti delle varie misure di distanziamento legate all’attuale pandemia è il forte incremento di soluzioni digitali, che ci permettono di lavorare da casa, incontrare persone, studiare e trasmettere e ricevere dati. Il commercio elettronico e le consegne a domicilio sono un altro aspetto visibile, che mette in evidenza un altro aspetto chiave: la centralità delle infrastrutture digitali e di sistemi avanzati di raccolta e gestione dei dati per produrre la massima efficienza logistica, il che ha permesso di continuare ad assicurare i servizi anche in una situazione caratterizzata da un enorme incremento della domanda, che avrebbe creato non pochi problemi a molte strutture tradizionali.

Anche nel campo della salute le soluzioni digitali, tra possiamo contare anche la nostra app, sono sempre più importanti. Possiamo raggrupparle in almeno otto categorie principali:

  • accesso alle prestazioni, come le prenotazioni delle visite con l’app. Nell’attuale fase epidemica, questa funzione permette di ridurre i contatti non necessari e, in generale, consente un notevole aumento dell’efficienza con riduzione delle perdite di tempo e degli spostamenti necessari.
  • svolgimento di servizi e prestazioni, come nel caso delle visite in videochiamata. Anche in questo caso, i vantaggi in termini di sicurezza si aggiungono a quelli in comodità e accessibilità (si pensi, per esempio, ai pazienti che hanno difficoltà a uscire di casa).
  • trasmissione di dati e materiali, come con i moduli per la richiesta di prescrizioni e impegnative o la trasmissione di referti e altro materiale.
  • monitoraggio delle condizioni di salute, per esempio con dispositivi diagnostici, strumenti indossabili o altri apparati. Anche in questo caso, l’emergenza attuale non fa che mettere in evidenza vantaggi che possono essere utili anche in condizioni normali, ma qui si apre soprattutto una nuova frontiera nella diagnosi precoce e nell’assistenza ai pazienti cronici, per prevenire l’aggravarsi delle patologie.
  • tracciamento dei casi di infezione e dei contatti, come nel caso della celebre app Immuni o di altre soluzioni.
  • informazione corretta sulla salute, i farmaci, le terapie e gli strumenti corretti.
  • formazione continua del personale sanitario, ma anche dei pazienti interessati a prendersi cura in prima persona della propria salute, specie per quanto riguarda la prevenzione o disturbi di lunga durata, come le allergie.
  • comunicazione rapida ed efficiente tra medici, strutture sanitarie e pazienti, per avere i massimi risultati con il minimo sforzo e, soprattutto, la massima sicurezza.

Come si vede, le varie soluzioni sviluppate nel progetto SM3.0, e in particolare la nostra app, si prestano a svolgere sette di queste importanti funzioni, all’interno del rapporto tra il medico di famiglia e il suo assistito. Le tecnologie digitali, in altre parole, potenziano questo rapporto e lo mettono in condizione di evolvere verso dimensioni e capacità altrimenti impossibili, se non inimmaginabili.

D’altra parte, sappiamo bene come le reti informatiche e, in particolare, i social network, possono anche distribuire disinformazione e creare false sicurezze, quando non diffondono vere e proprie falsità, più o meno interessate. A questo aggiungiamo una miriade di app e servizi on line per la medicina fai da te, che creano veri e propri rischi per la salute, con l’aggiunta di un falso senso di sicurezza che può spingere molte persone a prendere decisioni sbagliate con un falso senso di sicurezza.

In altre parole, oggi abbiamo accesso, diretto e immediato, a un gran numero di informazioni e servizi, ma siamo spesso privi degli strumenti di filtro e interpretazione con cui distinguere ciò che è giusto e utile da ciò che è sbagliato o nocivo. È sempre opportuno esercitare lo spirito critico e valutare con attenzione tutti i dati, analizzando le fonti e mettendole a confronto, ma può non essere sufficiente: in altre parole, non possiamo essere esperti di tutto.Per questo è importante che ci sia sempre quello che, in gergo, si chiama expert in the loop, ossia una persona attendibile e qualificata che si assume la responsabilità di quello che dice e fa, valutando con metodo scientifico la qualità delle informazioni e delle diverse soluzioni proposte. Nel campo della salute, questo esperto è il medico di famiglia, che forma il tramite ideale tra il paziente, il sistema sanitario e le diverse prestazioni diagnostiche e terapeutiche ma, più ancora, tra il rapporto personale con l’assistito e la scienza medica. Anche in questo senso, la digitalizzazione può rafforzare la centralità del rapporto medico-paziente, ma certo non sostituirla.