Anche se i pazienti sono tornati alle visite in presenza, la domanda delle soluzioni digitali per prendersi cura della propria salute resta elevata, almeno negli Stati Uniti. Questo è il dato principale del nuovo studio USA sulla salute digitale Connected Healthcare condotto da PYMNTS in collaborazione con Rectangle Health.
Lo studio si è svolto tra il 14 e il 26 aprile e ha coinvolto 2.263 adulti americani, Lo scopo era scoprire l’evoluzione delle preferenze nell’assistenza sanitaria digitale da novembre a oggi. Naturalmente, il primo dato è che i pazienti sono ben felici, dopo un anno tumultuoso, di tornare alle cure in presenza. Il 78 per cento, infatti, che dice di preferirle a quelle a distanza.
Ma l’anno passato in compagnia dei device digitali non è stato tutto da buttare. Soprattutto i pazienti più giovani, infatti, continuano a essere fortemente interessati a usare i mezzi digitali per risparmiare tempo e comunicare con i medici. In questo senso, si registra un incremento di interesse in diverse aree chiave:
- il 68 per cento (rispetto al 64 di novembre) è interessato a strumenti digitali per accedere alla propria storia clinica;
- il 65 per cento (in precedenza il 63) per comunicare in sicurezza con il personale sanitario;
- il 60 per cento (rispetto al 59) per ricevere avvisi di pagamento;
- il 35 per cento (rispetto al 31) è disposto a cambiare il proprio fornitore di assistenza sanitaria se altri offrono migliori soluzioni digitali.
Qualche considerazione
Proprio l’ultimo punto, che ovviamente si applica a un modello assicurativo come quello americano (o tedesco) è particolarmente interessante per le aziende. Ma anche in modelli universalistici, l’interesse dei più giovani per le soluzioni digitali è un atout importante. Per una gestione più fluida e appropriata dei servizi, infatti, il digitale è una risorsa. E proprio i pazienti più giovani possono fare da “evangelisti” di questa svolta digitale.
Che questo sia uno degli aspetti su cui si è registrata la crescita più marcata è particolarmente significativo. L’esperienza della pandemia ha permesso di sperimentare direttamente i vantaggi del digitale.
In Italia, dove il ricorso alle soluzioni digitali è stato meno sistematico e più affidato alla buona volontà e all’inventiva dei medici, notiamo comunque che i MMG ne hanno apprezzato il potenziale. Ora si tratta di investire seriamente, non solo in termini di risorse ma soprattutto di capacità progettuale e condivisione. Con tutte le differenze, a cui certamente abbiamo ottime ragioni di tenere, la lezione della salute digitale USA può essere preziosa.