Per diversi mesi abbiamo lavorato a potenziare la nostra principale soluzione digitale. Ora siamo arrivati a una fase del progetto in cui possiamo fare il punto su SM 3.0 a partire dall’app per l’alleanza digitale tra medico e paziente. Ciò serve sia a capire a che punto siamo arrivati, sia a progettare le nuove fasi, come sempre in totale trasparenza.
Siamo infatti convinti che la condivisione non sia solo un valore etico, ma anche una risorsa operativa di grande valore. Soltanto dichiarando i nostri obiettivi e il punto a cui siamo nel percorso per raggiungerli, infatti, è possibile percorrere davvero una strada comune. Cominciamo, allora, a vedere cosa c’è di nuovo.
Le principali novità
L’inizio del secondo anno di vita del progetto è stato segnato da diverse innovazioni. In primo luogo, abbiamo portato a termine i corsi eco bed-side in collaborazione con Philips, che hanno avuto un notevole successo. Pensiamo, se tutto andrà bene e avremo le risorse necessarie, di ripetere questa esperienza, in particolare per il valore della sua parte residenziale. Sempre sul versante dei corsi, abbiamo portato a termine anche il lavoro fatto con Thermo Fisher Scientific sulla proattività allergologica in medicina generale.
Da questo lavoro è nata la nuova sezione self-care della nostra app, con un questionario digitale che il paziente può compilare per fornire un’anamnesi completa della possibile patologia allergica. Il medico riceve i dati del paziente, in un quadro riassuntivo elaborato automaticamente dal sistema, per avere tutti gli elementi necessari al successivo percorso diagnostico e terapeutico. Questa funzione farà da base per ulteriori evoluzioni: uno studio statistico sulle allergie e un algoritmo di ausilio decisionale.
Lo shop digitale
Altro aspetto chiave, i device digitali per la diagnosi di primo livello, offerti nella sezione shop del nostro sito. Qui abbiamo ripreso e migliorato un’offerta che era già presente in passato, integrandola con nuovi strumenti. Il progetto SM 3.0 diventa così anche un canale per dotarsi di soluzioni efficaci e collaudate nel contesto della medicina generale, a condizioni particolarmente vantaggiose. Qui si inserisce anche la speciale promozione che abbiamo ottenuto su Lumify, il dispositivo eco bed-side di Philips.
Sempre per facilitare lo sviluppo delle attività del MMG, abbiamo inoltre realizzato delle convenzioni in ambito finanziario e assicurativo. In particolare, è possibile accedere a soluzioni di leasing per i device diagnostici e la mobilità, strutturate per i bisogni dei medici di medicina generale. Si unisce così la convenienza fiscale alla comodità della rateazione.
Il punto su SM 3.0
Infine, possiamo fare il punto sulla nostra app. In questo semestre, ci siamo concentrati soprattutto sullo sviluppo e la crescita funzionale. Anche grazie al continuo confronto con la comunità degli utenti, siamo riusciti a migliorare ulteriormente la fluidità e l’accessibilità del nostro servizio principale. Oggi l’app è più veloce, più completa e più efficace; soprattutto, abbiamo fatto alcuni interventi sull’infrastruttura tecnologica che possono sostenere efficacemente la sua crescita ulteriore.
Non che in questo periodo la diffusione non sia cresciuta. A oggi, sono 317 gli studi medici che fanno uso di SM 3.0, in gran parte associati. Abbiamo raggiunto 5.208 installazioni su mobile (Android e iOS), di cui 4.582 pazienti e il resto utenze “professionali” (medici e personale di studio). Considerando che i pazienti accedono all’app solo dopo essere stati attivati dal loro medico, il risultato è particolarmente significativo, dato che si tratta di utenze reali.
A conferma di ciò, il dato sugli accessi: a oggi, il totale è di 145.222. Ciò significa che, in media, ogni utente ha usato quasi 30 volte l’app. Ancora più significativo è il dato disaggregato: gli accessi dei 764 utenti professionali sono stati 61.761, vale a dire quasi 90 a utenza. Su questa base, possiamo davvero dire che l’app è ormai una realtà consolidata e un vero strumento di lavoro abituale, se non quotidiano. Uno strumento, ci teniamo a sottolinearlo, anche decisamente affidabile: a oggi, il totale di arresti anomali è di 97, circa lo 0,066 per cento degli accessi. Va aggiunto che questi arresti (che hanno compromesso solo la sessione in corso ma mai il funzionamento dell’app) si sono verificati soprattutto in coincidenza con il rilascio di nuove versioni, quindi in un contesto nel quale simili eventi sono prevedibili.
A questo punto, siamo pronti per la prossima mossa: far crescere ancora di più la diffusione dell’app, tra i medici e soprattutto tra i pazienti, per continuare a rinnovare la medicina generale.